Lasciateci…danzare: rivelazioni d’artista
1) Come e quando sei stato/a rapito/a dalla danza?
Il mio incontro con la danza, spesso lo paragono ad una scena di un film d’amore. Il “colpo di fulmine”, per essere esatti… Un giorno andai in una scuola di danza, a trovare un carissimo amico mio, il quale lavorava li come insegnante di hip-hop, ma per errore, o forse per fato, aprii la porta sbaglia… e fu lì che venni rapito dall’energia della danza… da quella forza travolgente, dalla dinamica e leggerezza che disegnava movimenti nello spazio. Lei LA DANZA, ladra di anime artiste, e testimone di creazioni surreali.
2) Come gestisci il concetto di Tempo e Spazio?
Secondo la mia filosofia, lo spazio rappresenta la tela su cui disegnare ciò che la mia anima desidera, ciò che il mio cuore pulsa e ciò che la mia immaginazione riflette… Il tempo, risulta essere di conseguenza, il viaggio che intercorre tra l’inizio dell’opera e la fine della creazione… se di fine si può parlare !!!
3) Quali nodi tematici attraversa questo spettacolo?
La rappresentazione coreografica, evidenzia uno sviluppo “psico-temporale”, della coscienzadell’essere umano, nelquale crede fermamente di essere un LIBERO componente di una SOCIETA’pulita, che tutela i suoi diritti politici, religiosi e culturali.Un essere umano che è diventato SCHIAVO di questa società che lo circonda, di questa società che dovrebbe tutelarlo, ma che in realtà ricambia con l’aumentare del DOVERE e la diminuzione dei DIRITTI.
4) Tre parole che esprimano il dialogo che vorresti creare con il pubblico
Libertà, Riflessione, Energia
5) Con quale costume entreresti in una scena deserta?
Camicia e pantaloni…. Magari anche con giacca e papillon!!
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