Lasciateci…danzare: rivelazioni d’artista
1) Come e quando sei stato/a rapito/a dalla danza?
Una amica di mia madre mi raccontava che già da piccolissima gli dicevo “ti facciovedere una coreografia”. Ho la passione per la danza da sempre, fa parte di me, forse è legata al piacere del ritmo. Mi ricordo che ho deciso di farne un mestiere dopo aver visto “Palermo Palermo” di Pina Bausch al teatro Biondo .
2) Come gestisci il concetto di Tempo e Spazio?
Sono due elementi drammaturgici. Stare a destra o sinistra della scena assume un significato, stare in avanti o dietro assume un significato. Il tempo e lo spazio danno senso e spessore alla presenza che si muove, ancora di più quando a questi due elemti si aggiunge la gravità. Un rimando di tensione e rilassamento, del corpo attraverso il corpo, nello spazio-tempo. La danza e la propria drammaturgia si sviluppano dentro questi principi che fanno parte della dinamica, della possibilità di agire nella scena accenduando, per raccontare o significare piu’ un elemento che un altro, cosi si dispiega il racconto. La dualità uomo-donna rispetto allo spazio-tempo in Carmen è pregna di una intensità ed intenzionalità teatrale, l’uso dell’energia è importante per dare alla presenza dei due interpreti una Presenza teatrale.
3) Quali nodi tematici attraversa questo spettacolo?
-Il percorso di una donna che da bambina diventa adulta;
-Le fasi della seduzione e del rifiuto di una donna verso un uomo che è attratto da lei, dalla sua passionalità;
-L’immagine di una donna che non vuole cadere dentro il gioco del possesso e che cerca la libertà, la libertà espressiva (la lotta per l’accettazione, un rimando continuo tra il possesso e la libertà dell’essere);
-Un uomo che arriva ad uccidere perchè vive l’amore come la forma più bieca del possesso;
4) Tre parole che esprimano il dialogo che vorresti creare
con il pubblico
Comunicazione
Immedesimazione
Emozione
5) Con quale costume entreresti in una scena deserta?
Con un costume
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